Archivi delle parrocchie di Dalmine

Parrocchia di Brembo del Sacro Cuore Immacolato di Maria, atti dal 1935

Parrocchia di Dalmine di San Giuseppe sposo di Maria Vergine, atti dal 1822

Parrocchia di Guzzanica dei Santi Vito, Modesto e Crescenza martiri, atti dal 1936

Parrocchia di Mariano di San Lorenzo martire, atti dal 1571

Parrocchia di Sabbio di San Michele arcangelo e Santissimo Redentore, atti dal 1564

Parrocchia di Sforzatica Santo Andrea di Sant’Andrea apostolo, atti dal 1631

Parrocchia di Sforzatica Oleno di Santa Maria d’Oleno, atti dal 1567

Notizie tratte dal portale della Regione Lombardia “Lombardia Storica”
e dal volume “Gli Archivi parrocchiali della diocesi di Bergamo. Censimento 1997″, a cura della Diocesi di Bergamo e del Centro Culturale Nicolò Rezzara, Bergamo, Listostampa Istituto Grafico, dicembre 1998.


Parrocchia di Brembo

BREMBO DI DALMINE – Brembus
Parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria, 1952 – [1989]
CAP 24044 – Tel. 035561584
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Nel 1949, attraverso stralci operati sulle parrocchie di Sforzatica Santa Maria, Sforzatica Sant’Andrea, Albegno e Mariano al Brembo, venne eretto il vicariato autonomo del Brembo (decreto 10 settembre 1949).
Con decreto vescovile in data 8 settembre 1952 il vicariato del Brembo, intitolato alla Beata Vergine Addolorata e a San Rocco, divenne canonicamente parrocchia (decreto 8 settembre 1952). Si costituì così la nuova parrocchia del Cuore Immacolato di Maria al Brembo che fu civilmente riconusciuta nel 1953 (decreto 6 ottobre 1953) e da quel momento in poi, compresa nella vicaria di Stezzano (GDBg). Nel 1957 quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo, Brembo di Sforzatica, stralciato dalla vicaria foranea di Stezzano, entrò a farne parte (decreto 13 maggio 1957); così la parrocchia dedicata al Cuore Immacolato di Maria, insieme al vicariato di Dalmine a cui era aggregata, venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971) e, con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, divenne membro del vicariato locale di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979). In seguito al decreto ministeriale 20 novembre 1986, che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, la parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria succedeva, incorporandone parte del beneficio, alla parrocchia di Santa Maria d’Oleno in località Sforzatica d’Oleno, la quale tuttavia sopravvisse con la parte del patrimonio restante (decreto 20 novembre 1986).
L’archivio conserva 26 buste e 10 registri di documenti
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastiche, 2 buste dal 1952, anche confini
Visite pastorali, 1 busta dal 1950, anche corrispondenza vicari
Autenticazione reliquie, 1 busta dal 1952, anche consacrazione chiesa e indulgenze
Cronicon, 1 registro, 1935-1936
Rapporto con autorità civile, 1 busta dal 1950, anche carteggio con suore
Libri dei battesimi, 2 registri dal 1949
Libri delle prime comunioni, 1 registro dal 1950
Libri delle cresime, 2 registri dal 1949
Libri dei matrimoni, 1 registro dal 1950
Libro dei morti, 1 registro dal 1949
Process. e atti matrimoniali, 2 buste dal 1950
Attività pastorali, 2 buste dal 1949
Legati, 1 busta dal 1950
Benefici, 1 busta dal 1950
Atti notarili, 2 buste dal 1950
Patrimonio parrocchiale, 4 buste, metà XX
Amministrazione bilanci, 8 buste dal 1948
Confraternite e associazioni, 1 busta dal 1950, ACLI
Confraternite e associazioni, 1 registro dal 1959, Figlie di Maria
Confraternite e associazioni, associazioni varie: Scuola SS. Sacramento, Lega di Perseveranza, Madri e spose cristiane, Figlie di Maria

Parrocchia di Dalmine

DALMINE – Dalmen
parrocchia di San Giuseppe sposo di Maria Vergine, 1931 – [1989]
CAP 24044 – Tel 035561079
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Esisteva anticamente a Dalmine, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a San Giorgio. Fu proprietà dei monaci lateranensi che insieme al loro convento la governarono dal 1488 a 1785, anno della loro soppressione (Ghisetti 1998). Nel 1596 la comunità di Dalmine risultava unita a quella di Sabbio e le rispettive chiese erano San Giorgio, in cui non si celebrava messa, e San Michele, la parrocchiale, inscritta nell’arcidiocesi milanese (Da Lezze 1596). Nella proprietà di questa chiesa di San Giorgio intervenne successivamente la chiesa di Sforzatica Sant’Andrea tant’è che le notizie che si hanno in merito a questa chiesa di San Giorgio fino al 1931 si ritrovano nella documentazione relativa a questa parrocchia, passata dalla diocesi di Milano a quella di Bergamo nel 1787. Nella relazione del parroco di Sforzatica Sant’Andrea in data 1861, preparata per rispondere alla circolare vescovile del 1858, era attestato che Dalmine era frazione della parrocchia di Sforzatica, entro i cui confini esisteva un oratorio dedicato a San Giorgio martire e a San Rocco confessore. Questa chiesa aveva tutto il necessario per portare il Santo Viatico agli infermi ed era provvista di tutti i paramenti e gli utensili sacri. Pur non essendovi conservata l’eucarestia, vi si celebrava la messa tutte le domeniche e nelle feste di precetto e a volte anche nei giorni feriali (Visita Speranza 1857-1865).
La frazione di Dalmine, eretta in vicariato autonomo dal vescovo Marelli nel 1922 (decreto 22 agosto 1922), ottenne una sua piena indipendenza solo, come già detto, nel 1931. Il 18 marzo infatti venne eretta in parrocchia autonoma dal vescovo Luigi Maria Marelli (decreto 18 marzo 1931) e il giorno seguente, solennità di San Giuseppe, il vescovo Luigi Calza, vicario apostolico in Cina, consacrò la nuova chiesa dedicandola a San Giuseppe sposo di Maria Vergine (Pagnoni 1992). La nuova parrocchia di San Giuseppe di Dalmine, anche dopo aver ottenuto il riconoscimento civile nel 1932 (decreto 26 maggio 1932) restò aggregata alla vicaria di Verdello, a cui già apparteneva come vicariato autonomo. Nei suoi confini essa comprendeva l’antica chiesa di San Giorgio. Nel 1957 tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono nel nuovo vicariato foraneo di Dalmine (decreto 13 maggio 1957) che, nel 1971 in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne inserito nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia di San Giuseppe è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
L’archivio conserva 41 registri e 18 buste, tra i registri ci sono anche quelli relativi ai sacramenti amministrati nella vecchia chiesa di S Rocco che ora appartiene alla parrocchia di Sforzatica S. Andrea.
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastica, 1 busta dal 1930
Cronicon, 1 busta dal 1921
Libri dei battesimi, 3 registri dal 1921
Libri delle prime comunioni, 1 registro dal 1941
Libri delle cresime, 2 registri dal 1921
Libri dei matrimoni, 4 registri dal 1921
Libro dei morti, 2 registri dal 1921
Atti di nascita, 1 busta dal 1963
Process. e atti matrimoniali, 6 buste dal 1921
Pubblicazioni matrimoniali, 2 registri, 1921-1948
Stati delle anime, 2 buste e 3 registri, anni 1925, 1935, 1938, 1941-1957
Preparazione ai sacramenti, 1 registro, 1931-1939, matrimoni e battesimi segreti
Legati, 3 registri dal 1943
Attl notarili, 1 busta dal 1940
Patrimonio parrocchiale, 1 busta dal 1957
Amministrazione bilanci, 2 buste dal 1921
Libri messe, 19 registri, 1822-1837, dal 1912
Confraternite e associazioni, 2 buste dal 1948, Azione Cattolica e Conferenza S Vincenzo
Confraternite e associazioni, 1 busta dal 1942, SS. Sacramento e Madri Cristiane
Confraternite e associazioni, 1 registro senza data, SS. Sacramento
 
 
Vicariato foraneo di Dalmine, 1957 – 1979
Vicariato foraneo delle diocesi di Bergamo. Nel 1957 fu eretta la nuova vicaria foranea di Dalmine alla quale vennero assegnate tutte le parrocchie del comune di Dalmine. Per la costituzione di questa nuova vicaria si operarono stralci alla vicaria di Verdello, per le parrocchie di Dalmine, Mariano al Brembo e Sabbio e alla vicaria di Stezzano, per le parrocchie di Brembo di Sforzatica, Sforzatica Sant’Andrea e Sforzatica Santa Maria (decreto 13 maggio 1957).
Nel 1958, anno dell’erezione di Guzzanica in vicariato autonomo, il vicariato di Dalmine acquisì questa nuova porzione di territorio, parrocchia nel 1965. Dal 1971, sotto l’episcopato di Clemente Gaddi, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), la diocesi veniva divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Dalmine, insieme alle parrocchie delle vicarie di Stezzano, e con l’aggiunta delle parrocchie di Levate, Osio Sopra e Osio Sotto, venne a costituire la zona pastorale X.
A quest’epoca la vicaria di Dalmine comprendeva ancora il medesimo nucleo di sette parrocchie: Dalmine, Brembo, Guzzanica, Mariano al Brembo, Sabbio, Sforzatica Santa Maria e Sforzatica Sant’Andrea (GDBg 1971). Con l’abolizione dei vicariati foranei e l’erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), venne istituito il vicariato locale di Dalmine-Stezzano, in cui confluirono tutte le suddette parrocchie.

Parrocchia di Guzzanica

GUZZANICA – Iussianica
parrocchia dei Santi Vito, Modesto e Crescenza martiri, 1965 – [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Tra le fonti di carattere generale, esiste menzione di una chiesa in località Guzzanica fin dal XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, infatti, risultava inserita nel primiceriato di Lallio (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Nel 1304, tra i partecipanti al Sinodo diocesano di quell’anno, è attestata la presenza di “Petrus de Roetta clericus” della chiesa di San Vito e Modesto di Guzzanica (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Sempre tra le fonti di carattere generale, successiva attestazione di una chiesa in Guzzanica risale al XIV secolo e precisamente a una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi; un’ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava una “nota ecclesiarum”, delle chiese e monasteri di Bergamo, specificandone le rendite e la tassa, e nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa dei Santi Vito e Modesto di Guzzanica, nella pieve di Lallio. Dall’attestazione dei redditi ricaviamo che nella chiesa dei Santi Vito e Modesto erano censiti due benefici (Nota ecclesiarum 1360). Guzzanica restò compresa entro la pieve di Lallio, anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Lallio risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
Nella giurisdizione sulla chiesa dei Santi Vito e Modesto di Guzzanica, nell’epoca post-tridentina, si susseguirono dapprima la parrocchia di Sabbio e poi quella di Sforzatica d’Oleno. Durante la visita pastorale del vescovo Giovanni Emo, la comunità di Sforzatica Santa Maria e la chiesa di Guzzanica erano citate come rette e curate dallo stesso parroco. In questa occasione il vescovo incoraggiava gli uomini del luogo a continuare la fabbrica della chiesa e a provvedere a munirla dei paramenti sacri (Visita Emo 1612-1613). Nel corso del XVII secolo l’oratorio di San Vito e Modesto di Guzzanica serviva a circa 300 anime che vi si radunavano solitamente per il culto divino (Effemeride). All’epoca della visita pastorale del vescovo Dolfin, vi celebrava messa un cappellano residente (Visita Dolfin 1778-1781). Nel 1820 i parrocchiani che gravitavano intorno a questo oratorio erano circa 120 (Maironi da Ponte). La contrada di Guzzanica assunse una sua indipendenza solo nel 1958 quando, per divisione dalle parrocchie di Sforzatica Santa Maria e Sforzatica Sant’Andrea, venne a costituirsi in vicariato autonomo (decreto 25 luglio 1958), poi eretto canonicamente in parrocchia con decreto vescovile 31 marzo 1965 (decreto 31 marzo 1965); ottenne il riconoscimento civile il 29 novembre dello stesso anno (decreto 29 novembre 1965). Inserita nella vicaria di Dalmine, con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, fu compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia dei Santi Vito, Modesto e Crescenza martiri è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano(decreto 27 maggio 1979).
L’archivio consta di 14 registri e 13 buste di documenti.
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastica, 3 buste dal 1957, c’e lo separazione da Stezzano
Cronicon, 2 registri, 1951-1967
Libri dei battesimi, 1 registro dal 1957
Libri delle prime comunioni, 1 registro dal 1960
Libri delle cresime, 1 registro dal 1960
Libri dei matrimoni, 1 registro dal 1958
Libro dei morti, 1 registro dal 1958
Process. e atti matrimoniali, 1 busta dal 1958
Stati delle anime, 1 busta, 1970
Attività pastorali, 1 registro senza data
Legati, 1 busta dal 1968
Amministrazione bilanci, 4 buste e 1 registro dal 1951
Libri messe, 4 registri, 1936.1947, dal 1958
Asilo, 1 busta e 1 registro, 1952-1968
Ospizio, 1 busta dalla metà XX
Confraternite e associazioni, 1 busta dal 1968, Azione Cattolica

Parrocchia di Mariano

MARIANO AL BREMBO – Marianum
parrocchia di San Lorenzo martire, sec. XVI – [1989]
CAP 24044 – Tel 03550 598
Esisteva anticamente a Mariano, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a San Lorenzo nella plebania di Pontirolo. Nel 1566 il suo parroco fu nominato da San Carlo Borromeo, vicario foraneo “ad personam” della nuova vicaria, sorta dallo smembramento della pieve di Pontirolo e che costituì il nucleo primogenio di quella che nel 1598 divenne la plebania di Verdello. La chiesa parrocchiale di Mariano, costruita negli anni 1760-1772, venne consacrata con il titolo di San Lorenzo martire e del Santo Nome di Maria, dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi, il 16 settembre 1832 (Pagnoni 1992). Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello, tra cui Mariano. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di San Lorenzo di Mariano al Brembo alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787). Infatti, la parrocchia di Mariano, negli anni successivi compare nella circoscrizione vicariale di Verdello (Stati del clero 1734-1822).
Nel 1820, entro i confini della parrocchia, era annotata un’altra chiesa, intitolata alla Beata Vergine Addolorata (Maironi da Ponte 1820) a cui si aggiungerà quella dedicata a Santa Caterina di proprietà Alborghetti, ai tempi della visita pastorale del vescovo Speranza. In quella occasione era attestata anche la presenza della scuola della dottrina cristiana e del Santissimo Sacramento (Visita Speranza 1857-1865). Nel 1861 la chiesa di San Lorenzo martire di Mariano aveva la cura di 726 anime (GDBg), mentre ai tempi della visita pastorale del vescovo Guindani, i parrocchiani erano 694, di cui da comunione 491. Le confraternite erette erano quelle del Santissimo Sacramento, di San Pietro, del Santo Rosario (Visita Guindani 1880-1885). La parrocchia di Mariano rimase aggregata alla vicaria di Verdello fino al 1957, quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo. La parrocchia di Mariano, insieme il vicariato di Dalmine a cui afferiva, con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia di San Lorenzo martire è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
L’archivio consta di 114 registri 38 buste e 2 mazzi di documenti, possiede anche alcuni volumi del XVIII secolo e una piccola biblioteca conserva un registro del Corpo Musicale (1954-1969).
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastica, 4 buste, 1738-1916, 1949-1961
Visite pastorali, 1 busta dal 1867
Omelie, 1 busta, XX
Cronicon, 8 registri, 1918-1943, dal 1967
Rapporti con autorità civile, 2 buste, 1811-1923
Libri dei battesimi, 6 buste e 31 registri, dal 1559, doppia registrazione 1816-1865
Libri delle prime comunioni, 2 registri dal 1947
Libri delle cresime, 3 buste e 2 registri dal 1575
Libro dei matrimoni, 2 buste e 16 registri dal 1571, doppia registrazione 1815-1860
Libro dei morti, 2 buste e 18 registri, 1626-1697 e dal 1706, doppia registrazione 1816- 1829, 1825-1859, 1862-1866
Atti di nascita, 1 busta, 1897-1928
Process. e atti matrimoniali, 45 buste dal 1629
Pubblicazioni matrimoniali, 2 buste, 1815-1929
Stati delle anime, 1 busta, 1823-1937
Attività pastorali, 2 buste, XIX e dal 1968
Attività pastorali, 1 buste e 3 mazzi del XX, Congregazione di Carità
Attività pastorali, 2 buste, 1609-1771, XIX, Residenza Corale
Legati, 4 buste, XIX-XX
Benefici, 5 buste, XIX-XX
Cappellanie, 1 busta e 1 regstro, di fine XIX e inizio XX
Vicinie, 2 buste, XVIII-XIX
Patrimonio parrocchiale, 4 buste, XVIII-XX
Fabbriceria, 10 buste e 8 registri, XIX-XX
Amministrazione bilanci, 32 buste e 11 registri dal 1609
Libri messe, 99 registri, 1681-1687, 1752-1767, dal 1850
Asilo, 7 bute, 1 registro e 1 mazzo, fine XIX -XX InizIo
Oratorio, 5 buste, XX
Società di mutuo soccorso, 1 registro, 1919-1940, Cassa Rurale
Confraternite e associazioni, 1 busta, XX, Associazioni varie
Confraternite e associazioni, 1 buste, XIX- XX, S. Cuore di Gesu e Maria
Confraternite e associazioni, 1 busta, XX, Perdono d’Assisi
Confraternite e associazioni, 1 busta, 1927, Circolo Cattolico Pio XI
Confraternite e associazioni, 1 busta, XVIII, Scuola del S. Rosario
Confraternite e associazioni, 1 busta, 1665-1722, Immacolata Concezione
Confraternite e associazioni, 1 busta, 1595-1699, Terz’ordine francescano
Confraternite e associazioni, 2 mazzi, XX, ACLI
Miscellanea, 1 busta, XIX XX

Parrocchia di Sabbio

SABBIO BERGAMASCO (Dalmine, BG)
parrocchia di San Michele arcangelo e Santissimo Redentore, sec. XVI – [1989]
 
Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano. Esisteva anticamente a Sabbio, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a San Michele, nella plebania di Pontirolo, in diocesi di Milano. Dopo una breve parentesi di aggregazione alla vicaria di Mariano, nel 1566 e alla nuova collegiata di Treviglio, nel 1583, nel 1598, fu unita alla plebania di Verdello. La chiesa parrocchiale, di recente riedificazione, fu consacrata con il titolo di San Michele arcangelo nell’aprile del 1754 dal vescovo capsense Casimiro de’ Rossi (Pagnoni 1992).
Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello, tra cui Sabbio. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile fu perfezionato dalle autorità episcopali nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787). La parrocchia di Sabbio infatti, negli stati del clero della diocesi di Bergamo, degli anni successivi, compariva nella circoscrizione vicariale di Verdello (Stati del clero 1734-1822).
All’epoca della visita pastorale del vescovo Speranza, si annotava che sarebbe stato opportuno aggregare alla parrocchia di Sabbio la contrada di Guzzanica, appartenente alla parrocchia di Santa Maria d’Oleno nonchè la cascina Beroa di Levate. Il clero, che officiava la chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo, era composto dal parroco e dal coadiutore. Nella parrocchia era eretta la sola confraternita della dottrina cristiana (Visita Speranza 1857-1865) e verso la metà del XIX secolo, si contavano 265 anime(GDBg).
Nel 1957, quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo, Sabbio, stralciato dalla vicaria foranea di Verdello, entrò a farne parte (decreto 13 maggio 1957). Il 17 ottobre del 1960, si diede inizio alla nuova costruzione della chiesa parrocchiale, che venne consacrata il 29 aprile 1963 dal vescovo Piazzi e che la dedicò a San Michele e al Santissimo Redentore (Pagnoni 1992). La parrocchia di Sabbio, con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971) e, con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano.
L’archivio è costituito da 90 registri e 29 buste di documenti e possiede ancora una ricca raccolta fotografica.
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastica, 3 buste, XIX
Visite pastorali, 1 busta, 1858-1968
Cronicon, 1 registro, dal 1951
Libri dei battesimi, 10 registri, 1564-1784 e dal 1816, doppia registrazione 1858-1869, matrimoni 1632-1782
Librl delle prime comunioni, 1 registro, 1938-1946
Libri delle cresime, 1 busta e 4 registri, dal 1889
Libro dei matrimoni, 4 registri, 1783-1870 e dal 1898, doppia registrazione 1816-1824
Libri dei morti, 7 registri dal 1728, doppia registrazione 1816-1823, 1858-1873
Process. e atti matrimoniali, 9 buste, 1672-1898 e dal 1929
Pubblicazioni matrimoniali, 4 registri, 1858-1898, 1902, 1913-1914, 1919-1935
Stati delle anime, 1 busta e 7 registri, 1804, 1821, 1847-1848, 1858-1887, 1919-1927, 1931, 1939
Attività pastorali, 1 registro, 1938-1947
Legati, 4 registri dal 1928
Benefici, 1 busta, XX
Atti notarili, 1 busta, XX
Patrimonio parrocchiale, 4 buste e 1 registro, XX
Amministrazione bilanci, 8 buste e 2 registri, dal 1883
Libri messe, 42 registri dal 1813
Confraternite e associazioni, 1 registro, 1938-1951, Associazioni varie: Azione Cattolica, Disciplini, Buona Stampa
Confraternite e associazioni, 1 registro, 1719-738, Scuola della Dottrina Cristiana

Parrocchia di Sforzatica Sant’Andrea

SFORZATICA Sforzatica
parrocchia di Sant’Andrea apostolo, sec. XVI – [1989]
CAP 24044 – Tel 035370553
Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano. La chiesa di Sforzatica S.Andrea fu all’inizio soggetta all’antichissima e imporante pieve di Pontirolo Vecchio (l’odierna Canonica d’Adda) e ne seguì a lungo le sorti. Infatti esisteva anticamente a Sforzatica, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a Sant’Andrea nella plebania di Pontirolo. Dal 1569 al 1598 la si trova attestata, con Mariano, come sede vicariale, senza peraltro il riconoscimento della Repubblica Veneta; finchè, proprio in quell’anno, venne unita alla plebania di Verdello. La nuova chiesa fu consacrata nel 1754, per mano del vescovo Casimiro de’ Rossi, ausiliare del cardinale Pozzobonelli che le confermò l’antico titolo di Sant’Andrea apostolo (Pagnoni 1992). Nel 1676 risultava attestata la presenza presso questa chiesa della confraternita dei disciplini. Un oratorio intitolato a San Giorgio si trovava nella contrada di Dalmine (Effemeride). Tra il 1784 e il 1787 venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo delle parrocchie appartenenti alla prepositurale plebana di Verdello, tra cui Sforzatica. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di Sant’Andrea di Sforzatica alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787). La parrocchia di Sforzatica appartenne ancora negli anni successivi alla circoscrizione vicariale di Verdello (Stati del clero 1734-1822).
All’epoca della visita pastorale del vescovo Speranza, figuravano sottoposti alla parrocchiale: l’oratorio nella frazione di Dalmine dedicato a San Giorgio martire e a San Rocco confessore e l’oratorio della cascina Fornace, di proprietà dei fratelli Gualteroni e intitolato a San Giovanni Battista. In quell’epoca erano presenti in parrocchia tre sacerdoti: un parroco, il coadiutore e un confessore. Le confraternite presenti erano quelle della Santissima Trinità, eretta nel 1681, e quella del Santissimo Sacramento, eretta nel 1824. Le anime erano 706, di cui comunicati 490 (Visita Speranza 1857-1865).
Quando la sede della vicaria foranea passò da Lallio a Stezzano, la parrocchia di Sforzatica Sant’Andrea, stralciata dalla vicaria di Verdello, entrò a farvene parte (decreto 24 giugno 1935). Rimase aggregata alla vicaria di Stezzano fino al 1957, quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo (decreto 13 maggio 1957). Con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali la parrocchia, insieme al vicariato di Dalmine, in cui era stata inserita, venne aggregata alla zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971) e con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
L’Archivio il cui materiale è lacunoso nella sua parte più antica, conserva attualmente 60 registri e 28 buste di documenti; possiede anche libri liturgici e messali dei secoli XVIII-XIX.
 
CONSISTENZA
Carteggio con autorità ecclesiastiche, 5 buste, XIX-XX
Visite pastorali, 1 busta, XX
Cronicon, 6 registri, 1933-1936, dal 1941
Libri dei battesimi, 14 registri, 1631-1804 e dal 1816, doppia registrazione 1818-1844, matrimoni 1632-1805
Atti di nascita, 1 busta, XX
Librl delle prime comunioni, 2 registri, dal 1940
Libri delle cresime, 6 registri, 1818-1862 e dal 1900
Libro dei matrimoni, 3 registri, 1819-1843 e 1868-1878
Process. e atti matrimoniali, 8 buste dal 1929
Libri dei morti, 9 registri dal 1816, doppia registrazione 1818-1844
Stati delle anime, 2 buste e 4 registri, 1736-1944, passim
Legati, 1 registro, 1940-1965
Benefici, 3 buste, XVIII-XX
Cappellanie, 1 busta, XIX, anche testamento e legati
Atti notarili, 1 busta, XX
Patrimonio parrocchiale, 2 buste, XX
Fabbriceria, 1 busta, XIX XX
Amministrazione bilanci, 5 registri, 1902-1961
Libri messe, 10 registri dal 1922
Asilo, 1 busta, inizio XX
Confraternite e associazioni, 1 busta, XIX-XX, Congregazioni varie: SS. Sacramento, SS. Trinità, Pia Unione transito di S. Giuseppe, Apostolato della preghiera

Parrocchia di Sforzatica Oleno

SFORZATICA D’OLENO [Sfortiatica Olen]
parrocchia di Santa Maria d’Oleno, sec. XIV – [1989]
CAP 24044 – Tel. 035561749
Parrocchia della diocesi di Bergamo. La chiesa di Santa Maria d’Oleno, a metà del XIII secolo, è attestata con il suo chierico “Guillelmus Lacaronibus”, tra le chiese sottoposte a censo del primiceriato di Lallio (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Tra le fonti di carattere generale, si trova ulteriore menzione di una chiesa d’Oleno dedicata a Santa Maria, nel XIV secolo: di quell’epoca, infatti, ci sono pervenuti una serie di fascicoli che registravano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi; un’ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava dapprima un indice generale, “nota ecclesiarum”, delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificare per ciascuno di essi le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa di Santa Maria d’Oleno, nella pieve di Lallio. Dall’attestazione dei redditi ricaviamo che in questa chiesa erano censiti due benefici (Nota ecclesiarum 1360). La parrocchia di Sforzatica d’Oleno restò compresa entro la pieve di Lallio, anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro, in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Lallio risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
Il 17 settembre 1575, l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, segnalava che la chiesa di Santa Maria de Oleno di Sforzatica, nella pieve di Lallio, era una chiesa campestre e che, secondo l’uso comune, era ritenuta consacrata. Risultava essere lontana dalla menzionata località di Sforzatica, tant’è che per avere l’olio santo, di cui la chiesa era sprovvista, ci si doveva rivolgere alla chiesa di Sant’Andrea. Nei decreti emanati al termine della visita, si impose l’obbligo di erigere la scuola del Santissimo Sacramento e della dottrina cristiana (Visita Borromeo 1575). Nella seconda metà del XVII secolo, la cura della comunità di Sforzatica, intitolata all’Incarnazione della Gloriosissima Vergine Maria, aveva 294 anime, di cui 190 da comunione, con le Scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e dei disciplini battuti (Marenzi 1666-1667). Nella sua circoscrizione figurava anche l’oratorio dei Santi Vito e Modesto di Guzzanica (Effemeride). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Sforzatica d’Oleno risultava inserita nella vicaria di Lallio (Stati del clero 1734-1822).
Nel 1781, ai tempi della visita del vescovo Dolfin, la chiesa appariva sotto il titolo della Natività di Maria Santissima. A ogni altare era eretta una scuola; erano attestate quelle del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Beata Vergine del Carmine, e dei disciplini di Santa Maria Maddalena. In questa parrocchia era sito l’oratorio dei Santi Vito, Modesto e Crescenza nella contrada di Guzzanica, in cui celebrava messa un cappellano che lì vi abitava. Il clero era costituito dal parroco, dal viceparroco, che officiava alla cascina della Vailetta e da un parrocchiano, appena ordinato sacerdote, in attesa di cappellania. L’entrata netta del beneficio parrocchiale non arrivava a 1000 monete correnti. Le anime in tutto erano circa 400, da comunione 290 (Visita Dolfin 1778-1781). Nel XIX secolo, la chiesa parrocchiale risultava intitolata alla Natività di Maria Vergine, continuava a far parte della vicaria di Lallio e aveva suoi sottoposti l’oratorio San Vito e della Beata Vergine Addolorata. A quest’epoca le anime computate erano 667 (GDBg).
La parrocchia di Sforzatica Santa Maria, passò alla vicaria foranea di Stezzano nel 1935 (decreto 24 giugno 1935), ma nel 1957, quando tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono in un nuovo vicariato foraneo, Sforzatica d’Oleno entrò a farne parte (decreto 13 maggio 1957). Questa comunità, insieme al vicariato di Dalmine in cui era inserita, con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi (decreto 27 maggio 1979), è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano. Nel 1986, con il decreto del ministero dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, il beneficio della parrocchia di Santa Maria d’Oleno, confluì per una parte alla parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria a Brembo di Sforzarica (decreto 20 novembre 1986).
L’archivio consta di 73 registri e 45 buste di documenti e conserva anche libri liturgici del XVIII secolo.
 
Carteggio con l’autorità ecclesiastica, 6 buste dal XVII, anche visite vicariali, reliquie, nomine parroci
Visite pastorali, 1 busta , 1858-1968
Cronicon, 2 buste, XX, genealogia e rapporti con Papa Giovanni xxiii
Rapporti con autorità civile, 2 buste, XIX-XX
libri dei battesimi, 9 registri, 1567-1764, dal 1800
Libri delle cresime, 2 registri, 1838-1950
Libro dei matrimoni, 5 registri, 1659-1928 e dal 1939
Processo e atti matrimoniali, 6 buste, dal 1857
Pubblicazioni matrimoniali, 2 registri, 1937-1954
Libri dei morti, 7 registri, 1659-1957, doppia registrazione 1816-1824, dal 1976
Stati delle anime, 5 registri, 1851; 1862;1903; 1920; 1940-1949
Legati, 5 buste, XIX-XX
Benefici, 4 buste dal 1682
Vicinie, 1 buste, XIX XX, Guzzanica
Patrimonio Parrocchiale, 6 buste dal 1850
Fabbriceria, 1 busta, 1883-1938
Amministrazione bilanci, 3 buste e 5 registri, 1862-1863 e dal 1874
Libri messe, 38 registri dal 1842
Asilo, 2 buste, XX
Oratorio, 1 busta, XX
Società di mutuo soccorso, 1 busta, 1894, 1910, Casse rurali e Soc. Operaia San Giuseppe
Confraternite e associazioni, 1 busta, XIX-XX, Associazioni varie: Sacra Famiglia, Circolo giovanile, Terz’ordine francescano, Lega di perseveranza, Azione Cattolica, Dottrina Cristiana
Confraternite e associazioni, 1 busta, XX, Caritas
Confraternite e associazioni, 1 busta, XX, ACLI
Confraternite e associazioni, 1 busta, XX, SS. Sacramento e Figlie di Maria

notizie tratte dal portale della Regione Lombardia “Lombardia Storica”
e dal volume “Gli Archivi parrocchiali della diocesi di Bergamo. Censimento 1997″, a cura della Diocesi di Bergamo e del Centro Culturale Nicolò Rezzara, Bergamo, Listostampa Istituto Grafico, dicembre 1998.

Translate »